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Dove si comprano le mutande?

È domenica mattina, stiamo ancora giocando a Monopoli quando il taxi arriva.

“Non andare via papà, il gioco non è finito!” dice nostro figlio.

“Carissimo, devo davvero andare ma ritornerò prima di Natale! Dice mio marito con un sospiro. Lui preferirebbe partire lunedì mattina presto.

Alle due di pomeriggio suona il mio telefono.

“Amore, sono io, l’aereo ha quasi due ore di ritardo.”

“Ma riesci a prendere il prossimo aereo?” chiedo stupita.

“Devo fare tutto di corsa, ma forse ce la faccio! Ti telefono se parto effettivamente.” Alle cinque arriva un messaggio che mio marito e il suo collega, sono in aereo direzione Francoforte. Il prossimo volo è anche in ritardo, comunque stasera tardi arriveranno a Dresda.

’Tring… tring…’

“Sì,” dico nel telefono mentre guardo l’orologio.

“Ancora io.” Causa mal tempo, tante nevicate, tutti i voli sono stati cancellati. C’è un chilometro di file di gente, tutti devono cambiare il loro volo! Puoi guardare per un hotel, perché noi non sappiamo ancora niente e tutti cercano una camera per questa notte! Eh…, abbiamo anche perso le valige!”

“Guardo cosa posso fare per voi, poi ti dico subito!”

 Prima guardo per il volo e vedo che domani mattina ci sono tre voli che non sono ancora pieni! Subito mando un sms per dire loro che possono andare via dalla fila. Prenotare si può anche fare con internet! Trovo un hotel, cinque chilometri dall’aeroporto e prenoto due camere. Poi mando un sms con l’informazione e aspetto.

Sono già le nove quando suona Skype.

“Ciao amore, siamo finalmente arrivati in hotel!” Dice mio marito che vedo adesso nel monitor del computer.

“Ciao, che giornata!”

“Si, per fortuna parli Tedesco!”

“Ho prenotato un hotel con ristorante, così non dovete andare via ancora! Siete stanchi?”

“Parecchio! Grazie, hai organizzato tutto bene, perché là era davvero un caos di gente bloccata!” Mio marito parla un po’ con i nostri bimbi e va a mangiare.

La mattina seguente alle dieci arriva un sms che sono in aereo in direzione Dresda. Per fortuna, penso io, hanno trovato un volo e anche le valige devono essere a bordo, scriveva lui. Va tutto bene…

‘Pling, pling, pling, dice Skype in tre altezze di toni diversi. Io clicco sul telefono verde e là appare mio marito.

“Ciao liefie, finalmente sei arrivato!” dico felice.

“ Pero! Che giornata e non è ancora finita! Arriviamo al motel, non abbiamo più una prenotazione!”

“Questo me lo aveva detto anche sabato, quando ho telefonato al motel per un’informazione di internet. La signora ha visto una prenotazione dall’Italia e parte dal presupposto che era per voi! Ma… no?”

 “No, causa dei mercatini di Natale sono quasi tutti pieni gli hotel.”

“Tu hai una camera, la vedo!” Mio marito comincia a ridere poi viene anche suo collega André avanti.

“Ciao Sofia, grazie ancora per ieri.” Io guardo strano ed entrambi cominciano a ridere. “Cosa c’è?”

“Allora… questo motel era pieno, ma qualcuno ha cancellato una camera mentre noi eravamo alla reception. Questa è la camera che abbiamo noi!” Loro ridono adesso più forte e mio marito racconta di più. “Noi abbiamo una camera matrimoniale con un letto! Stasera dormiamo insieme! Tutto piacevole, vicino l’un l’altro perché il letto non è grande, piuttosto un letto da una piazza e mezzo!” Ora ridiamo tutti e tre!

“Vuoi che guardo intorno per un altro hotel?” chiedo ridendo.

“No, perché dobbiamo stare qui al meno tre giorni per le nostre valige. Ci sono le etichette con questo indirizzo, se no le perdiamo sicuramente!”

“Allora… non avete neanche i pigiami?” chiedo scoppiato dalle risate.

“Dormiamo in mutande!”

“Fuori è meno tredici!” dice André, mettendosi in mezzo al discorso.

“Mettervi vicino l’un l’altro, così stati caldi!” Quasi sotto voce dico a mio marito: “Metti un vassoio nelle tue mutande, così si sente almeno qualcuno bussare!” Adesso moriamo tutti dal ridere e mio marito fa tanto peggio per girare il portatile così che vedo tutta la stanza.

“Guarda,” dice lui mostrato. “Questa è la doccia, con gli sportelli trasparenti. Qui c’è il bagno, anche con la porta trasparente. Questo è il nostro letto!” Io rido forte quando lo vedo.

E questo,” mio marito comincia a ridere. “Questo è il più romantico che abbiamo.” Lui gira il portatile in direzione di un muro, dove c’è un quadro acceso. Nel quadro si presenta un camino, che si può vedere quando sei a letto! Non mi fermo più di ridere, due colleghi in un piccolo piacevole motel in camera che guardano un finto camino!

 La mattina seguente arrivano due sms da mio marito. ‘Ho dormito bene, André no, lui mi ha detto che russo! Hihihi.’           ‘Mi scrivi per favore in Tedesco un sms, con la domanda, dove si possono comprare gli intimi?’ Ricomincio a ridere, già me lo vedo. Due Italiani timidi, che non parlano Tedesco, che mangiano insieme, dormono insieme e vanno comprare insieme le mutande!

Vorrei essere una mosca!

Sylvia